Come mi è stato
richiesto da Marika, oggi ho il piacere di presentarvi Ghan. Nel secondo libro
avevo quasi deciso di abbandonare del tutto questo personaggio, perché non
sapevo come inserirlo in modo organico nella storia, ma alla fine mi ha dato modo
di movimentare ancora di più tutta l’avventura.
Nome: Ghan
Brenets
Razza: Umana,
cittadino del Ducato
Età: 17
Poteri:
Essendo un umano, Ghan non ha nessun potere magico, ha però una grande dote
oratoria che non si fa scrupoli ad usare, in tutti i modi possibili. Ghan è un
vero mago a raccontare storie, a gonfiare racconti facendoli diventare epici
come dei romanzi cavallereschi ed è altrettanto bravo a convincere le persone
raccontando loro un sacco di balle. Ha perfezionato questa tecnica negli anni,
cercando di battere verbalmente Samire (un confronto decisamente impari, dato
che lei poteva contare sui suoi poteri) e recitando ogni volta il ruolo più
giusto per ottenere ciò che voleva.
Aspetto fisico: É
un ragazzo piuttosto massiccio, alto circa 1.85m. Ha i capelli neri tagliati
corti e grandi occhi scuri molto espressivi; il naso è importante e un po’ storto a
causa di due fratture non perfettamente risanate. Anche se la forma del viso,
squadrata e massiccia, gli da un aspetto poco amichevole, un sorriso riesce a
trasformarlo completamente. Come la maggior parte degli orfani ha la sua
collezione di cicatrici, ottenute durante varie dispute di cui è sempre
uscito vincitore.
Carattere: Ghan
è un ragazzo molto determinato e possessivo. Ha sempre chiaro in mente il suo
scopo o il suo obbiettivo e fa di tutto per raggiungerlo. È una di quelle
persone che pensano che lavorando sodo e sapendo essere astuti al punto giusto
si può conquistare qualsiasi cosa: per questo, dopo essersi dichiarato a Samire
anche avendo ricevuto diversi rifiuti, non si era mai abbattuto, rimanendo
invece fermamente convinto che la ragazza dovesse soltanto capire di amarlo a
sua volta.
Dato che è così sicuro di riuscire sempre ad ottenere
quello che vuole, pensa a tutto ciò che vuole come qualcosa già di sua
proprietà... ed è pronto a uccidere chiunque cerchi di appropriarsene.
La sua determinazione e la sua passione si riflettono
anche nelle sue credenze: non è il tipo di persona che scende facilmente a
patti con la situazione, è totalmente fedele alle sue convinzioni e non c’è
modo per fargli cambiare idea.
Inoltre, ogni volta che qualcuno che ama si allontana da
lui (sia in modo volontario che non), non può far a meno di sentirsi tradito,
cosa che lo fa impazzire dalla rabbia e che finisce per fargli compiere gesti
avventati.
Nonostante questo suo modo di pensare un po’ estremo e
la sua grandissima testardaggine, sa essere simpatico e piacevole un po’ con
tutti e non fatica ad adattarsi al tipo di persona che si trova davanti.
Ama/odia/manie:
Ama il suo lavoro: è, allo stesso tempo, il suo obbiettivo, la sua fede e il suo
stile di vita. E anche un appassionato di armi e, se non avesse il dovere
morale di dare qualche soldo all'orfanotrofio e l’esigenza di mangiare, spenderebbe tutti i suoi stipendi in armi, accumulandole come un collezionista. Gli
piacciono le ragazze che sanno tenergli testa (o che per lo meno ci provano) ed
è questa la parte che ama di più di Samire.
Ama raccontare storie, sia vere che non, e in particolare
quelle in cui è il protagonista: lo sguardo incantato della gente mentre lo
ascolta è una vera e propria dipendenza per lui, di cui il suo ego non riesce a fare a
meno. Focacce calde e caffè sono il suo
cibo preferito, non sopporta invece le salse sul cibo, preferendo un tipo di piatti
più sobri e meno saporiti.
Odia gli elfi almeno quanto, un tempo li odiava Samire,
se non di più. Si è arruolato come sterminatore per ucciderli tutti ed epurare
fino in fondo lo stato del Ducato. Inoltre teme la magia in tutte le sue forme: è sempre stato disgustato dai poteri di Samire, che potevano renderlo inerme e svelare ogni suo segreto.
A parte la sua incapacità di nascondere l’imbarazzo (si
strofina velocemente la nuca e guarda velocemente in tutte le direzioni,
diventando paonazzo), e una sigaretta ogni tanto, non ha manie, tic o dipendenze particolari.
Storia: Sua
madre morì nel darlo alla luce e il padre, che non poteva occuparsi di lui a
causa del suo lavoro di sterminatore, lo affidò alle cure delle donne che
gestivano l’orfanotrofio. Lì crebbe insieme agli altri orfani diventando molto
presto un piccolo bullo che picchiava qualsiasi altro bambino per avere quello
che voleva. Dopo circa un anno che Samire si trovava all'orfanotrofio tutti vennero
a conoscenza dei suoi poteri e lui, spaventato, cercò di mantenere la sua
supremazia imponendo alla bambina la sfida del pozzo. Tuttavia non ebbe il
cuore di lasciarla morire (come aveva pensato veramente di fare all'inizio) e,
per farsi perdonare senza però smascherare la sua debolezza agli occhi degli
altri, decise di salvarla e di prenderla come sua “sottoposta”. In breve Samire si guadagnò la sua fiducia e la sua
amicizia e i due diventarono una coppia di imbattibili piccoli bulli, riuscendo
sempre a vincere ogni sfida e spartendosi i bottini, che fossero cibo in più o
giocattoli.
La loro amicizia si rafforzò poi in seguito ad un
episodio avvenuto quando Ghan aveva sette anni e Sam sei. Nella folla della
città, in cui si erano recati per raccogliere dello offerte per l’orfanotrofio,
degli uomini incappucciati cercarono di rapire la bambina e quando lui si mise
in mezzo lo colpirono così forte da farlo svenire: vedendo l’amico cadere per
terra, per la prima volta Samire riuscì ad intrufolarsi nella mente degli
aggressori e a fermarli, facendoli svenire a sua volta. In seguito, trascinò in un angolo tra due palazzine e rimase a vegliare su di lui,
singhiozzando, finché non si svegliò.
Un episodio simile si ripropose due anni dopo, quando un
uomo, stranamente immune ai poteri di Sam, tentò di strangolarla, dopo averla
trascinata in un vicolo: questa volta furono Ghan e un ragazzo più grande,
Seth, a salvarla, liberandola e riempiendo l’uomo di calci e pugni.
In quello stesso periodo, il padre di Ghan fu dato per
disperso (probabilmente ucciso dagli elfi), durante una missione di
avanscoperta nella foresta Mayorgran. Fu allora che Ghan decise che sarebbe
entrato a far parte degli sterminatori e che avrebbe vendicato il padre,
uccidendo tutti gli elfi rimasti. Quella stessa sera promise solennemente a Samire
che, quando avrebbe trovato l’elfo che aveva ucciso i genitori della ragazza,
lo avrebbe lasciato a lei.
Verso i dodici anni, i suoi sentimenti verso Samire
cominciarono a cambiare e la ragazza, grazie ai suoi poteri, se ne rese conto
ancora prima che lui lo ammettesse a se stesso. La rivelazione lo sconvolse
tanto che, dopo averle urlato che suoi
poteri lo disgustavano e che non doveva mai più entrare nella sua testa, non riuscì a parlare per giorni.
Circa un mese dopo le chiese per la prima volta di
diventare la sua ragazza ed ebbe il suo primo rifiuto, il primo di una lunga
serie. Non poteva farci niente, ogni nuovo “no” non faceva che fargliela
piacere di più. Ed era più che convinto che un giorno lei avrebbe capitolato.
Cinque anni dopo, ricevette la (falsa) notizia dell’esecuzione
della ragazza e ne rimase così sconvolto da essere messo in congedo temporaneo. Ritornò allora all'orfanotrofio, dove la notizia
del suo ritorno improvviso gettò nel panico Samire e Kallwen, che fecero del
loro meglio per ingannare lo sterminatore.
In breve però venero scoperti: lo sterminatore cercò di
uccidere Kallwen, ma Sam lo fermò, entrandogli nella mente ed immobilizzandolo.
Per Ghan non avrebbe potuto esserci tradimento più grande: la ragazza
che amava stava difendendo un elfo usando i suoi disgustosi poteri che
gli aveva giurato di non usare mai su di lui... tutto il suo mondo crollò in
quel momento, e ogni angolo della sua mente venne occupato dall'odio e dall'ira
più cieca.
Samire e Kallwen riuscirono a scappare, ma la ragazza sapeva bene che lo sterminatore avrebbe fatto l’impossibile pur di ritrovarli e ucciderla per
il suo tradimento....
Oook! Forse mi sono
lasciata un po’ trasportare mentre scrivevo la sua storia. E dire che mi sono
fermata prima di "spoilerare" cosa farà nel secondo libro!
Come al solito
spero che vi abbia fatto piacere saperne un po’ di più su di lui ( devo dire
mi ha fatto proprio divertire, mentre scrivevo i suoi pezzi). Se avete qualche altra curiosità non esitate a chiedere!
E sopratutto...chi
volete la prossima settimana?
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