Eccomi con il secondo appuntamento e il secondo personaggio!!
Oggi vi presento Samire in tutti i suoi dettagli! Spero che vi aiuti a comprenderla meglio (nella sua incoerenza XD) e che vi divertiate a leggere!
Razza: Umana,
Cittadina del Ducato
Età: 16
Poteri: I suoi
poteri vanno crescendo mano a mano che la storia va avanti. Sono di tipo
mentale ed è quindi in grado di ascoltare i pensieri delle persone, inviarne di
propri, e manipolare corpo e mente della gente. Il suo campo d’azione è
inizialmente di pochi metri, ma una volta conosciuto Kallwen, comincia
lentamente a migliorare: si deve infatti sforzare per sconfiggere le difese
mentali dell’elfo.
Tutti i suoi poteri derivano da una parte del Soffio
Egemone (antichissima forza magica che si dice abbia creato il mondo) Illusione
di Fuoco Liquido. Sentendosi minacciato, il Fuoco Liquido, fino ad allora
dormiente, comincia a svegliarsi e, accortosi della situazione di instabilità
in cui versa il mondo, cerca di prendere il sopravvento sulla coscienza della
ragazza.
Aspetto fisico: Viso
non particolarmente lungo ma magro; occhi marrone scuro, piuttosto grandi; naso
regolare; capelli castani, ondulati, lunghi fino a metà schiena. Alta circa
1.62, piuttosto gracile e magra ma tutto sommato proporzionata, abbastanza
forte per la sua costituzione gracile.
Ha alcune piccole cicatrici: una sulla fronte, dove venne
colpita da un sasso da bambina e alcune sulle braccia provocate dalle unghie di
una lepre particolarmente tenace. Cicatrici più importanti sono invece quelle
sulla schiena, provocate dalle fruste elettriche nelle prigioni del palazzo del
Duca. Il simbolo del suo potere, Illusione di Fuoco Liquido appare luminoso sul
lato destro del collo, quando il potere si risveglia o cerca di sopraffarla.
Carattere: È
una ragazza generalmente allegra o che per lo meno prova ad esserlo soprattutto
quando le situazioni intorno a lei cominciano a farsi complicate.
Ha un carattere combattivo e, se spesso critica le
persone irrazionali e quelli che si illudono, lei è la prima a credere
nell’impossibile quando la cosa le fa comodo. In sostanza è molto brava a
criticare gli altri, quando lei è la peggiore di tutti. Non riesce facilmente a fidarsi della gente, soprattutto
se non conosce ogni suo pensiero e sentimento: questo perché, quando comincia a
fidarsi di qualcuno, quello finisce per ferirla o tradirla. È molto sensibile,
anche a causa del suo potere che riesce a farle comprendere a fondo i
sentimenti delle persone intorno a lei; di animo semplice e buono, ma molto
incostante.
Spesso può apparire risoluta e sicura di sé, ma non è
così, e questo di vede soprattutto quando si ha a che fare con qualcosa di
pratico. Se invece si sente triste o le capita qualcosa di brutto si abbatte
molto velocemente, trasformandosi in una ragazza fragilissima. È spesso persa
nei suoi pensieri, in modo così profondo che bisogna toccarla per farla tornare
al mondo reale.
Ha molta fiducia nei suoi poteri, spesso anche troppa e
ne va fiera o li maledice a seconda delle situazioni.
Ama/odia/manie: Le
piacciono i vestiti comodi, la recitazione, il coniglio al forno e trovarsi in
una posizione di superiorità rispetto agli altri, potendo conoscere i loro
pensieri più segreti...
Odia le persone che la fissano come se fosse un mostro,
poi quelli che la fissano pensando cose oscene senza sapere che lei può
sentirli... e quelli che la fissano in generale. É claustrofobica e ha paura
dell’acqua.
Storia: Quando
aveva quattro anni, un elfo (il padre di Kallwen) uccise i suoi genitori e
tutti gli animali della loro fattoria davanti ai suoi occhi, lasciando solo lei
illesa. Per questo motivo smise di parlare per molto tempo e all’orfanotrofio
in cui venne accolta cominciarono a girare strane voci sul suo conto: che fosse
stata risparmiata in quanto strega o che addirittura fosse stata lei con i suoi
poteri a compiere la strage.
Dopo aver ripreso a parlare tutti vennero presto a conoscenza
dei suoi poteri e cominciarono ad aver paura di lei. Per provare di non essere
una strega, la bambina decise di accontentare uno dei bambini, Ghan, che le
disse di scendere nel pozzo: l’idea dei bambini era infatti che, se era una
strega sarebbe riuscita ad uscire, mentre, se era una normale umana sarebbe
morta. Non riuscendo ad uscire, rimase nel pozzo per quasi tre giorni prima che
gli altri bambini si decidessero a tirarla fuori, catalogandola come “strega
incapace” e quindi non pericolosa: l’esperienza la fece diventare
claustrofobica. Da allora lei e Ghan diventarono quasi inseparabili, un’invincibile
coppia di bulli che faceva il bello e cattivo tempo con tutti gli altri
bambini.
Pochi anni dopo, un uomo immune ai suoi poteri cercò di
ucciderla, ma venne fermato da Ghan e da un ragazzo più grande, Seth; in
seguito cercarono di rapirla, ma anche questa volta, i suo due “fratelli” la
salvarono.
In seguito Ghan si
innamorò di lei e la ragazza se ne rese conto ancor prima di lui, facendolo
morire d’imbarazzo: da allora il ragazzo le vietò espressamente di leggere i
suoi pensieri e lei giurò di non farlo mai più. Quello di Ghan, comunque, rimase
sempre un amore a senso unico.
Negli anni, per guadagnare qualche soldo, cambio diversi
lavori, che però perdeva nel momento stesso in cui i suoi datori di lavoro
venivano a conoscenza dei suoi poteri. Per questo alla fine si ritrovò a fare
la ladra su commissione: un’attività pericolosa e saltuaria che le permetteva
di guadagnare grosse somme di denaro.
A sedici anni, stanca di vivere in una città sotto
dittatura, cerca di utilizzare i suoi poteri per una buona causa e così,
durante un discorso del Duca, Samire riesce ad eludere la sorveglianza e
arrivargli alle spalle: la sua idea era di toccarlo ed entrargli nella mente,
costringendolo a rivelare al popolo i suoi veri scopi ed interessi. Viene però
colta in flagrante da un soldato che la stordisce e la cattura. Nelle prigioni
viene torturata per farle ammettere di essere una strega in combutta con gli
elfi e, anche se non confessa viene ugualmente condannata a morte.
Ma la notte prima dell’esecuzione, un elfo viene
catturato e incatenato vicino a lei...
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