Mi scuso infinitamente per la settimana di ritardo, ma l'università non mi da tregua, e vi assicuro che andarsi a ricordare tutti i dettagli di personaggi che ho inventato e "utilizzato" ormai un po' di tempo fa, non è per niente semplice... ho il brutto vizio di non prendere appunti purtroppo.
Comunque, come richiesto eccovi Dedlos, spero che vi piaccia!
Nome: Dedlos,
figlio di Hirios
Età: 16
Razza: Elfica,
Tribù dei Mille Occhi, casta Pura
Poteri: La
tribù dei Mille Occhi è nata da una scissione della Tribù della Metamorfosi da
parte di coloro i cui poteri erano concentrati negli occhi e nella loro
trasformazione.
Dedlos è il risultato di secoli di matrimoni combinati al
fine di ampliare e potenziale le capacità magiche della Tribù: in poche parole,
possiede gli occhi più potenti mai nati e anche i meno controllabili.
Questa è la versione di Dedlos disegnata da mia sorella Carolina, che ne dite? |
Ci sono poche cose che non può fare con un semplice
sguardo: riesce a vedere attraverso quasi tutti i materiali (anche se questa
capacità diminuisce con la distanza e la compattezza del materiale) e vedere
cosa succede a grande distanza; può ipnotizzare quasi tutte le creature, essere
umani ed elfi compresi; conosce ogni dettaglio di qualunque cosa o persona
abbia mai visto, anche una sola volta nella sua vita; e infine può
letteralmente paralizzare e uccidere con lo sguardo. I suoi poteri rispondono
alle sue emozioni, e per questo sono difficilmente controllabili: quando è
irritato, stressato o spaventato, un veleno mortale si concentra nei suoi occhi
facendoglieli diventare prima viola e poi neri. Incrociare il suo sguardo
quando ho gli occhi di questi colori, anche solo per sbaglio, significa andare
in contro alla morte o, se si è fortunati alla paralisi totale per diverse ore
o giorni. Per liberarsi gli occhi dal veleno deve piangere, e le sue lacrime
sono in quel caso tossiche e corrosive.
Per quanto gli umani abbiano analizzato e sperimentato
sui suoi occhi per quasi un anno, i suoi poteri l’hanno fatto guarire
completamente nel giro di poche settimane.
Descrizione
fisica: Dedlos è un Puro e come tale
la sua struttura ossea è piuttosto gracile, è alto 1.69. Ha la pelle chiarissima
e sottile e per questo si vede subito quando arrossisce. Ha i capelli biondo
paglia lisci che gli cadono in modo studiato sugli occhi sugli occhi e
cortissimi sulla nuca, perché non si ritiene ancora abbastanza adulto da
portarli lunghi. Può cambiare colore degli occhi e la forma della pupilla a
seconda di come si sente o per attivare i suoi poteri, nei momenti di serenità,
comunque sono verde pallido. Ha le labbra sottili e il viso un po’ scarno.
A parte la cicatrice a forma di croce tra le scapole (dove
gli umano gli avevano inserito un cip sotto pelle, tolto da Riasme con un
coltello non appena lo ebbero tratto in salvo) e due piccoli nei sopra l’arcata
del sopracciglio destro, non ha altri segni particolari.
Carattere: É
un ragazzo cinico a cui piace analizzare gli altri e carpirne i segreti, ma che
fa di tutto perché nessuno si avvicini ai suoi.
Come per Kallwen, prendere in giro gli altri è il suo
sport preferito, ma la sua inclinazione al pettegolezzo è più forte e, dato che
è un giovane elfo per bene, preferisce tenere per sé le sue piccanti scoperte.
A parte in qualche raro caso, in cui comunque si avvicina all’argomento con
frasi e frecciatine studiate.
Lo stress e la pressione psicologica lo mandano
completamente in tilt, facendogli fallire gli incantesimi e a volte perdere il controllo dei propri
poteri. Per quanto si sia allenato anche nel combattimento ravvicinato, come
ogni altro membro della base, un combattimento reale lo paralizzerebbe.
Non ama le sorprese ed è una persona decisamente poco
propensa hai cambiamenti, di qualsiasi genere.
Dato che non regge bene lo stress finisce per agitarsi
con facilità e, per quanto cerchi di rimanere impassibile e composto, i suoi
occhi sono uno scomodo specchio dell’anima.
Ama/odia/manie:
Insieme a Felarì e Vitryan, ama l’arte e, più
precisamente la Bellezza: un tipo di ricerca che si impegna sempre a portare
avanti in ogni cosa, animale o persona si trovi sotto i suoi occhi. È l’unico
ad apprezzare l’orto a sistema cromatico-estetico anziché funzionale e le due
Pure gliene sono molto grate, anche se nemmeno loro hanno mai compreso con che
criterio giudichi qualcosa bello o brutto.
Odia chi cerca di capirlo, perché è convinto che nessuno
possa farlo e non sopporta che Kallwen abbia cancellato una parte della sua
memoria, venendo così a conoscenza di qualcosa che nemmeno lui sa su sé stesso.
Tuttavia riconosce le motivazioni per cui Riasme e Sidryan ordinarono al
Mentale di farlo.
Ama il fatto che Icaari sorrida davanti a qualsiasi cosa,
riuscendo ad accettarla all’istante e che non chieda mai nulla, riuscendo
comunque a fare la cosa giusta in qualsiasi situazione. Inoltre crede che sia
l’unico essere sulla terra che possa andare in giro con i capelli pettinati da
un tornado e rendere solo più bella la propria immagine.
Gli piacciono i piatti agrodolci e ogni tipo di frutta
usato nei piatti salati.
Gli piace la meccanica ed è il primo, insieme a Brasko ad
analizzare i congegni degli sterminatori quando ne entrano in possesso.
Non ha nessuna particolare mania, se non quella di
coprirsi gli occhi quando non vuole vedere qualcosa, pur sapendo che per lui è
completamente inutile.
Storia: Dedlos
è figlio dei due elfi più Puri della sua tribù e sarebbe stato trattato come un
piccolo principe se la sua famiglia non fosse stata costretta a scappare e
nascondersi dallo sterminio. Rimase comunque con la sua famiglia e altri membri
della sua tribù fino ai nove anni, quando, durante uno dei loro cauti
spostamenti nella Mayorgran, si imbatterono in un gruppo di sterminatori. Nella
confusione della battaglia, il bambino venne separato dai genitori, scappando
insieme a due suoi cugini di poco più grandi e, data la vastità della foresta
non riuscirono più a rincontrarsi.
I tre ragazzini, abituati alla vita nomade, riuscirono a
cavarsela per tre mesi. Un giorno fecero l’errore di accamparsi troppo vicini
al margine della foresta, dove furono individuati. I suoi cugini, più svelti di
lui, riuscirono a nascondersi in tempo e gli sterminatori catturarono soltanto
il piccolo Dedlos, tramortendolo con un colpo alla testa.
Dedlos rimase nelle mani degli umani per circa un anno
(fu trasferito quattro volte da un centro all’altro, dove fu sottoposto ad ogni
genere di test e torturato per scatenare il potere dei suoi occhi che lui si
rifiutava di usare coscientemente.) prima che il centro di sperimentazione in
cui era detenuto, quello di una casa farmaceutica, fosse attaccato da Riasme e
la sua squadra (quella fu anche l’ultima missione di Kallwen, in cui riuscirono
a portare via solo Dedlos, i cui occhi, martoriati dagli umani sembravano
allora destinati a rimanere ciechi).
Pochi giorni dopo, dato che il bambino non riusciva a
relazionarsi con nessuno e si rifiutava di bere e mangiare, rimanendo bloccato
nella propria mente a causa delle torture subite, Sidryan e Riasme decisero di fargli
cancellare la memoria da Kallwen, estirpando completamente l’ultimo anno della
sua vita.
Dopo qualche mese gli occhi di Dedlos incredibilmente
tornarono a vedere e lui riuscì ad inserirsi nella vita della base, studiando
ed esercitandosi insieme agli altri elfi. Quando la notizia della sua
liberazione fu comunicata alle altre basi di resistenza, i suoi genitori (sani
e salvi nella base di resistenza di Dryangin-nord) contattarono la base di Riasme
perché facessero in modo di trasferire il ragazzo al nord, insieme a loro.
Tuttavia Dedlos decise di rimanere alla base: non perché volesse veramente
dedicarsi anima e corpo alla resistenza armata, ma perché non poteva sopportare
di stare in mezzo a persone che, proprio come gli umani che lo avevano
catturato, erano interessati solo ai suoi occhi. Decise così di allontanarsi
dalla sua tribù, di cui non voleva più condividere gli ideali.
Ecco qua! Questa volta non vi chiedo quale altro personaggio volete, perchè ho già in mente qualcuno... informazione che sarà tenuta top secret fino alla prossima settimana, ovviamente!
Per chi non lo sapesse, oggi sarò alla libreria sul pontile di Ostia, alle 16.00... chi viene?
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