domenica 8 settembre 2013

Recensione di "Oreimo"

I due fratelli protagonisti
Oggi voglio spendere due parole su uno degli anime più carini che ho seguito negli ultimi anni e che, dopo due serie, è arrivato alla conclusione qualche mese fa.
Con molto ritardo, io ho finito di vederlo solo ieri. Mi è dispiaciuto non seguirlo mano a mano che uscivano le puntate, con l’ansia e l’attesa tra una puntata e l’altra, come fanno i veri fan, insomma... ma d’altra parte in questo modo sono riuscita a gestirmi meglio il tempo guardando tutta la seconda serie in soli tre giorni, come vorrebbe poter fare ogni fan, che poi invece viene travolto dalla necessità di guardarlo nel momento in cui esce XD
Ma come ogni altra persona che abbia seguito questa serie fino alla fine, posso dire che lascia con il sorriso sulle labbra e le lacrime agli occhi.
Il titolo completo è spropositatamente lungo: “Ore no imouto konna ni kawaii wake ga nai!!” abbreviato dai fan in “Oreimo”e significa “Non è possibile che la mia sorellina sia così carina!!”
La storia, come lascia intuire il titolo, parla di due fratelli: Kyosuke, il fratello maggiore, è un ragazzo di diciassette anni, tranquillo, che non si interessa mai troppo a nulla; e Kirino, la sorella di circa due anni più piccola, bella, impertinente e motivata da un grande entusiasmo in tutto quello che fa: è brava a scuola, lavora come modella e pratica atletica leggera ad alti livelli.
Sessione notturna di gioco natalizio, con tanto di torta per
 festeggiare il Natale
Se Kirino sembra detestare suo fratello per una ragione che viene spiegata solo nelle ultime puntate, e coglie ogni occasione per insultarlo, d’altro canto lui si limita ad ignorarla come fa con tutto il resto, invidiandola segretamente per tutti i suoi successi: come si può sentire, d'altronde, un fratello maggiore che viene costantemente surclassato dalla sorella minore?
Tutto cambia improvvisamente una notte in cui la sorella lo sveglia con uno schiaffo (sì, è sempre così dolce) e gli chiede un “consiglio di vita”.
Perché questa ragazza tanto brava in tutto, così perfetta, ha un segreto che non riesce più a tenere per sé: quello di essere una otaku (una fissata con cartoni animati e videogiochi, un po’ come me ^^), e tanto per aggravare il fatto, una giocatrice compulsiva di giochi ecchi (erogame).
Da questi presupposti si sviluppano uno dopo l’altro nuovi problemi e nuovi “consigli di vita notturni”, in cui Kyosuke aiuterà la sorella a seguire le proprie passioni (appassionandosi a sua volta) e ne scoprirà dei lati nascosti. Il tutto cercando di tenere la faccenda segreta ai loro genitori, che di certo non accetterebbero che la loro figlia, così perfetta e alla moda, sia in realtà una super nerd che passa le notti a giocare al computer e le giornate a collezionare action figures.
Esempio di bella animazione: nè troppo divertente nè troppo drammatica
semplicemente la normale reazione di una fan a cui hanno tolto
un manga!
È un anime che mi ha colpito subito, dalla prima puntata, non solo per la trama, sviluppata su due filoni che mi stanno molto a cuore (la sottocultura nerd e le sue problematiche; e un complesso rapporto fraterno), ma anche perché riesce a dosare perfettamente la giusta quantità di umorismo e scene divertenti, con discorsi più seri e coinvolgenti da punto di vista emotivo. Lo stesso equilibro lo si trova negli atteggiamenti dei personaggi e nella loro animazione (i gesti e le pose danno al tutto un certo realismo, il tutto viene sdrammatizzano dalle scene tipiche dell’animazione giapponese in cui un’esile ragazza delle superiori è in grado di sferrare calci rotanti al protagonista e a fargli fare voli di metri e metri senza che però questo gli faccia veramente male).
Per ultimo devo dire di apprezzarne molto i disegni semplici e dai colori molto brillanti, che rendono tutto quanto allegro ma senza farlo ricadere in qualcosa di bambinesco,anche perché i temi trattati non sarebbero adatti. Devo dire che sono disegni piacevoli e ben proporzio
nati che, anche senza i disegni complessi e accattivanti degli anime dal tono drammatico, riescono a trasmettere ogni cosa dieci volte meglio.
La mia faccia davanti a quest'anime è come quella di Kirino :D
Che altro dire... Ho adorato quest’anime dalla sigla ai dettagli, dalle voci dei personaggi ai particolari buffi, dai colori allegri al modo realistico di rendere le lacrime (per una volta tanto niente esagerazioni o drammaticità opprimente), dai suoi toni allegri a quelli tristi.

Mi ha lasciato il buco dolce e doloroso che lasciano tutte le belle storie quando arrivano alla fine, quindi se fosse un libro lo comprerei e lo regalerei agli amici, se fosse un film lo guarderei più e più volte, ma è un anime sottotitolato amatorialmente (grazie mille a chi rende disponibili a tutti questi prodotti) che probabilmente non arriverà mai in Italia e quindi l’unica cosa che posso fare è straconsigliarlo a tutti.

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